Seguendo le orme di Hasekura Tsunenaga
Il viaggio di Hasekura Tsunenaga patrimonio dell'umanutà
Nel 2013, tre oggetti sono stati classificati tra i Patrimoni di Memoria del Mondo dell'Unesco: La cittadinanza di Roma data ad Hasekura Tsunenaga, il ritratto di Hasekura e quello di Papa Paolo V Borghrse. Affermando così l'importanza che ebbe la delegazione giapponese guidata da Hasekura Tunenaga nel far scoprire e capire l'esistenza di una cultura diversa da quella europea di allora.
Un viaggio iniziato nel 1613 e terminato nel 1620
Partito dal porto di Tsuki no Ura A Ishinomaki, il galeone giapponese di fattura spagnola approdò prima ad Acapulco in Messico e attraverso varie tappe si diresse verso la Spagna, presso Re Felipe III a Madrid, infine, sbarcando a Civitavecchia il 18 ottobre 1615, raggiunse Roma dopo un lungo viaggio per mare durato due anni.
Il 3 novembre 1615 la delegazione ebbe udienza dal Papa Paolo V Borghese in Vaticano, durante la quale Hsekura Tusnenaga inoltrò la richiesta di mandare missionari in Giappone e la possibilità di intraprendere scambi commerciali tra il Giappone, la Spagna e le sue colonie.
Nella Sala dei Corazzieri al Quirinale a Roma, è affrescato in una lunetta del soffitto, un bellissimo dipinto che ritrae Hasekura Tsunenaga i compagnia di alcuni membri della delegazione nipponica e di Padre Sotelo.
questo dipinto venne commissionato al pittore romano Giovanni Lanfranco (Allievo del Carracci), dallo stesso Papa Paolo V in onore dell'ambasciatore giapponese e della sua delegazione.
Hasekura Tunenaga ha lasciato traccia di se ovunque sia stato, ne sono conferma le statue erette in suo onore e i onore dell'importante spedizione che segnò il primo contatto del Giappone con l'occidente prima della chiusura delle proprie frontiere fino alla metà del 1800.
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